mercoledì 25 dicembre 2019

LETTERA ALL'ANNO VECCHIO

Quest'anno non scriverò nulla riguardo all'anno nuovo, ho deciso invece di scrivere qualcosa sul vecchio anno, il 2019...

Caro 2019, sei arrivato in fondo alla tua vita, ci hai portato (come i precedenti 2001-2018) disoccupazione, deflazione, decrescita, e la solita pletora di burocrati del cazzo installati nelle commissioni chiave europee con lo scopo di tutelare gli interessi franco germanici.

Bhè, lo so che siete solo meri esecutori e che le menti raffinatissime molto al di sopra di voi non sono neppure europee, ma vi mando AFFANCULO ugualmente con tutto il cuore.

Un sincero VAFFANCULO anche ai nostri governanti, un paese con un PIL di 800 Miliardi di Euro che ha margini di manovra per l'UNO PERCENTO di questo PIL prodotto da italiani ha perso ogni dignità, si è fatto ingabbiare da regole e regolucce (il pareggio di bilancio in primis) che ha messo pure in costituzione....

Senza leve monetarie, senza aumenti del debito pubblico che sblocchino la spirale in cui siamo finiti E' IMPOSSIBILE USCIRNE.

Chiedetelo a qualsiasi laureato in economia e commercio non iscritto a ualche partito del cazzo e ve lo confermerà.

Siamo in una gabbia, salari a livelli osceni, perdita delle tutele in ambito lavorativo, disoccupazione talmente alta da spingere ulteriormente in basso l'offerta salariale, l'oscenità del REDDITO DI CITTADINANZA che PRIVO della parte relativa al LAVORO SOCIALMENTE UTILE ha reso questo strumento, che poteva sostituire la cassa integrazione, un premio anche per chi il lavoro è abituarlo a schivarlo.

E pensare che tendenzialmente sono una persona moderata....

Caro 2019 VAI AFFANCULO TU E TUTTE QUESTE ODIOSE PUTTANATE.
PORTALE VIA CON TE NELL'OBLIO DEL DISONORE PIU' NERO.

Ci è stato programmato un futuro in cui i migliori emigreranno e gli altri faranno i camerieri o gli operai con salari cinesi....

Direi che sarebbe anche ora di USCIRE DA QUESTA PRIGIONE PSICHIATRICA CHAMATA NEURO. 

Quando ne parlo la gente evoca futuri terribili, senza cibo, senza soldi, senza lavoro, chi non conosce la storia è condannato a riviviere i propri errori, GENTE GUARDATEVI I DATI ISTAT MACROECONOMICI DEI MESI ED ANNI DOIPO LE SVALUTAZIONI DELLA NOSTRA VECCHIA E CARA LIRETTA...

Un esempietto facile facile, leggetevi questo articoletto post svalutazione del 1993 de La Repubblica (pre ORCO Carlo De Benedetti)...
Vi sembrerà FANTASCIENZA, invece è il nostro caro passato....

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/29/boom-dell-export-arrivano-capitali.html

La nostra economia di trasformazione, ricca di eccellenze assolute VOLEREBBE, ma questo i nostri cari burocrati non lo sanno, lo sanno benissimo le menti sopra di loro, CHE TUTELANO DALLA NOSTRA IMPRENDITORIA FATTA DI ECCELLENZE I NOSTRI VICINI..., se non ci credete provate ad interpretare la questione della GOVERNANCE dietro la fusione dei gruppi FCA e PSA, in parole povere CHI COMANDERA' LA NUOVA SOCIETA'....

Nessuna illusione, saranno i francesi...
Aurevoir Italia, paese di meravigliosi selezionatori e tostatori di caffè, poeti, martiri, geni, santi ed inventori, TRADITI da chi abbiamo votato anno dopo anno....

Caro 2019 VAI AL DIAVOLO E PORTATI CON TE QUESTO CAZZO DI EUROPA!



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lunedì 4 novembre 2019

I SALMONIDI DEL GARDA

Vi passo un video in cui conoscerete le splendide trote lacustri che popolano il Lago Di Garda.

Il fenomeno della risalita dei torrenti per la riproduzione è noto da tutti coloro che pescano e purtroppo anche dai bracconieri, Il torrente Toscolano durante i periodo invernale è tenuto sotto dstrettissima soveglianza dalle guardie ittiche e questo è un bene.

Critica tuttavia  la situazione causata della diga a monte del torrente Toscolano, ENEL non rilascia il minimo flusso vitale e questo andrebbe affrontato con una denuncia alle autorità competenti, dato che la medesima società ha già perso una costosissima causa nei riguardi dei ricorrenti residendi nei pressi del Lago D'Idro, far ragionare la dirigenza non dovrebbe essere poi così complicato...

Ma il salmonide più pregiato ed esclusivo (vive solo in questo lago) è il Carpione (Salmo Carpio), dieci anni fa al limite dell'estinzione, grazie ad una ricerca sfociata in una metodologia per la riproduzione in allevamenti controllati è in fase di reintroduzione nel proprio ambiente e se il divieto di pesca verrà fatto rispettare entro 4-5 anni potremo tornare a pescarlo.

 https://it.wikipedia.org/wiki/Salmo_carpio
 
Buona visione....




domenica 13 ottobre 2019

L'Orchidea Autunnale

Giovedì sera Giorgio mi ha chiamato spiegandomi che dopo cinque anni erano rifiorite le orchidee autunnali.
Il loro nome scientifico è Spiranthes Spiralis, si tratta di un orchidea selvatica dalla forma realmente complessa, possiede una struttura composta da due steli intrecciati lungo il cui bordo sono disposti i fiori.

Inutile dire che il giorno dopo, pur avendo numerosi appuntamenti da sbrigare, ho trovato un ora di tempo per qualche scatto all'ultima orchidea selvatica a fiorire in  questo 2019.

Ve le lascio come augurio di un sereno autunno...




lunedì 12 agosto 2019

ONDA SU ONDA






La mia passione per la pesca iniziò prestissimo, a sette anni avevo già la mia prima canna fissa in bambù, quando partivo con tutta la famiglia per le bellissime giornate sulla spiaggia di Moniga del
Garda, mi piazzavo con 40 Lire di cagnotti (ora tutti li chiamano bigattini) e con un amo numero 20 mal legato ad un filo in nylon dello 0,14 ed insidiavo le Aole (Alborelle) che poi il nonno Beppe gustava in frittura la sera stessa.

Un altro tipo di pesca che praticavo era la caccia alle Bose con un archetto fatto con le aste di acciaio di vecchi ombrelli rotti ed una freccia ricavata dalla bacchetta più lunga, il filo di nylon intrecciato sostituiva la corda; la punta la forgiavo sul fornello della cucina dei nonni e la ribattevo su una mazzetta da muratore del nonno con un martello più piccolo.

Anche le bose finivano in frittura la sera stessa dopo la cattura.

A otto anni arrivò la licenza di pesca e con essa la canna da pesca "da lancio" con il primo mulinello, le mie vittime preferite erano i Persico sole, usavo come galleggiante la cosiddetta "penna" realizzata con aculei di istrice, mi ostinavo ad usare fili di poco prezzo e troppo grossi per poter insidiare i grossi cavedani che vedevo sfrecciare accanto alla mia esca ogni qualvolta lanciavo una piccola manciata di cagnotti nei pressi del mio galleggiante.

A 10 anni per la prima volta, i miei genitori mi portarono al mare in Liguria, qui la tipologia di pesca era diversissima, i pesci non abbocavano ai cagnotti, e seguendo i consigli del proprietario della villa che ci aveva affitato una stanza, un angolo della sala in cui mangiare e l'uso della cucina, imparai ad impastare la mollica di pane con formaggio pecorino grattuggiato ed acqua per creare un impasto elastico che mettevo sull'amo realizzando una sorta di piccola pera.

Le mie prime vittime furono piccole Sarpe, pesci che affollavano in branco gli anfratti degli scogli, scoprii che dopo una giornata di mare mosso ottenevo abboccate di pesci che non riuscivo a tirare fuori dall'acqua e che spesso mi facevano perdere l'intera montatura.

Ad 11 anni ebbi in dono la mia prima canna da pesca bolognese , 4 metri e venti centimetri, con un mulinello in resina, imparai a montare gli ami con il nodo alla marinara ed in Liguria iniziai a vedere quali fossero i pesci che non riuscivo a catturare, dopo vari tentativi scoprii che subito dopo la ferrata opponevano una fortissima resistenza e tentavano di rintanarsi fra gli scogli, rompendo il filo, ma con il mulinello, se li si lasciava portare via un bel po' di filo, finivano per alontanarsi verso il largo per poi farsi recuperare senza ulteriori grossi combattimenti una volta stancati.
Il mio avversario erano i Saraghi, lunghi dai 15 ai 20 centimetri, ma estremamente combattivi.

A tredici anni dopo due giorni di mare mosso con onde di oltre due metri trovai il mare calmo, ma pieno di terra e sabbia portato dai fiumi e smossi dal moto ondoso, in due ore riuscii a catturare nove saraghi ed incredibilmente una Spigola che probabilmetne stava rincorrendo dei piccoli cefali e trovandosi davanti la mia esca l'aveva aggredita.

Sempre lo stesso anno cattruai un sarago di circa un kg, un pesce che mi portò via una trentina di metri di filo nella sua fuga verso il largo e che si rivelò squisito...

Dai sedici anni in poi mi interessai alla pesca subacquea, pinne da sub, maschera appropiata, fucile a molla, via via imparai a cattuare polipi, seppie, rombi e sogliole che mamma Rosa imparò presto a cucinare degnamente.

Grazie ad un amico di famiglia feci varie uscite in barca, si pescava a bolentino su fondali dai 40 ai 120 metri, Il mare ci regalò Serrani, Pagelli, Occhiate, adoravo aprtire la mattina e tornare a metà pomeriggio con il pesce per la cena..... 

Oggi le condizioni per pescare sono radicalmetne mutate, il lago di Garda è ancora pescoso, ma da riva è difficile cattruare prede di bella taglia (tranne in un paio di zone nel medio Garda dove è possibile catturare trote lacustri e Lucci di buon peso) , attualmente pratico la cattura con rilascio del pescato, utilizzo ami senza ardiglione, lo ritengo un modo per non depauperare la fauna lacustre.

Un anno fa in Liguria ho pescato alla foce del fiume Merula e grazie al filo in fluorcarbon da 0,10mm, con l'indice di rifrazione identico a quello dell'acqua, ad ami del 18 micidiali (Gamakatsu) ed a pasturatori da fondo (feeder) ho cattruato una marea di Leccie di piccole dimensioni che ovviamente ho liberato subito dopo la cattura, un vecchio pescatore mi ha ringraziato del fatto che liberassi tanto pesce, gli ho spiegato che catturare un pescetto da 15 centimetri che sarebbe diventato una bella preda da oltre due chili era da dementi....
Lui in un moto di gratitudine mi ha rivelato come catturare grosse spigole approfittando di particolari condizioni del mare.....Spero di poter utilizzare tale consiglio.....


Il mar Ligure è stato devastato dalla pesca alla foce dei fiumi  e davanti alle bocche di porto (pesca proibita, ma praticata).  dalle reti a strascico che hanno arato il fondale praticando un prelievo spropositato di tutte le specie che vivono sul fondo.

Servirebbe un fermo biologico di tre anni, aumentare le misure minime del pescato e vigilare sui soliti furbi.

Le famiglie che vivono di pesca andrebbero aiutate e finanziate, il fermo aiuterebbe a riportare le catture a livelli dignitosi.

Quando al ristorante vi propongono le seppiette con i piselli ricordatevi che ogni piccola seppia che gustate poteva diventare un animale da oltre un kg, che la seppietta non ha potuto riprodursi e che probabilmetne è stata pescata arando il fondo....Per cortesia NON ORDINATELE, non compratele al supermercato, se calasse la domanda eviterebbero di pescarle....

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Alborella

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Persico Sole

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Sarpa (o Salpa)

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Saraghi

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Spigola (nel nord Italia la sichiama Branzino) catturare pesci al di sotto di questa taglia è da folli, visto che tale incredibile predatore può tranquillamente superare i 5-6kg di peso ed una fattrice di tale mole potrebbe liberare non meno di 10.000 uova....
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Orata, un pesce di cui bisognerebbe aumentare decisamente la taglia minima pescabile...

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Pagelli...

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Sciarrani (in tutta la Liguria Serrani)

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Una seppia di buona taglia, come è possibile mangiare una seppia venti volte più piccola?

martedì 23 luglio 2019

Al mio Amore

Se facessimo l'elenco di quante ne abbiamo passate ne uscirebbe un libro di avventura, se rammentassimo tutte le volte che ci siamo trovati nei guai probabilmente non basterebbe una pagina e probabilmente ce ne dimenticheremmo qualcuna.

Non ci siamo risparmiati nulla, abbiamo provato tutte le peggiori cose che può provare una madre ed un padre.

Non ci hanno risparmiato nulla.

Eppure siamo ancora qui, a volte mi accorgo che sei molto dura, decisa, gli anni della giovinezza e degli slanci sono trascorsi e le tue certezze ti hanno resa incredibilmente risoluta.

Come sei diversa da me, è per questo che mi sei sempre piaciuta, so che ti da fastidio il fatto che ti dia l'impressione che non prenda mai nulla sul serio, ma in fondo è un modo per non soccombere alle difficoltà, se non posso vincere di sicuro prenderò per i fondelli chi mi ha sconfitto.


Pensa che quanto vado predicando da dieci anni sta per realizzarsi....Lo so che tu mi diresti "finchè non hai chiuso il lavoro, preso i soldi, pagato le tasse.....", si lo so, ma il momento più bello (per un goloso patplogico come me) è quando hai in mano il bignè alla cioccolata fondente e ne annusi il profumo.....

Quale sarà la prossima sfida?

Io direi BASTA, ne abbiamo passate tante, per un po' godiamoci la pace....
Un bacio Amore....


Alcuni dei posti che abbiamo visto e vissuto  insieme...

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Curacao, Sea Acquarium Beach


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Santa Lucia (Caraibi)

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København (due mesi intensi)

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Bad Salzuflen (che ti ha visto ragazza e poi donna)..

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East Grinstead (Sussex)...E pensare che non ci volevo venire....

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Caracas......,qui abbiamo rischiato la pelle.....

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Monte Pollino, passare in mezzo a quell'incendio con la Panda..., roba che Bruce Willis se la sarebbe fatta sotto....

 

mercoledì 26 giugno 2019

GUIDA TURISTICA (E CICISBEO) PER UN MEMBRO DELLA CASA REALE


2 Agosto 1986, Le agognatissime ferie erano arrivate, la ditta in cui lavoravo aveva l'incredibile abitudine di cessare le attività per tutte e quattro le settimane di Agosto, la sera stessa mi sarei recato sul monte Guglielmo per fare osservazioni astronomiche, la cima di tale monte è a forma di panettone, e con i suoi duemila metri è l'ideale per poter fare osservazioni sulla via lattea che a quell'altitudine appare come una moltitudine quasi infinita di corpi celesti, mi sarei accampato con la mia tenda canadese, la temperatura non sarebbe scesa sotto i 16 gradi ed avrei goduto delle (poche) ore di sonno nella più splendida frescura.

Mi ero portato alimenti e bevande per resistere accampato tre notti, ma la seconda notte mi cambiò per sempre la vita.

La serata precedente era stata offuscata da una sottile velatura maligna d'alta quota che toglieva all'osservazione la bellezza della visione nitida, il mio telescopio galileiano (*) con specchio principale da 200mm me l'ero costruito con molta perizia ed una marea di ore, avevo fatto argentare gli specchi proprio per quell'occasione, ma il tempo infingardo mi aveva tradito.

La mattinata del giorno seguente iniziò con un inaspettato e violento temporale, mi rifugiai nella canadese da 5 posti dove di giorno riponevo il voluminoso telescopio (per fortuna non troppo pesante) e la temperatura crollò fino a farmi battere i denti; nel tardo pomeriggio un vento insistente da Nord Ovest spazzò via la nuvolaglia e mi donò una splendida serata.

Alle ventitrè avevo già puntato il telescopio sulla via lattea, ero assolutamente meravigliato quando uno squillante “BUONASERA!” mi fece sobbalzare, mi girai di scatto e mi ritrovai di fronte ad una ragazza mora, capelli lunghi, giacchetta leggera, pantaloni attillati e scarpe da tennis (allora le chiamavamo così) “ma scusa” esordii senza preamboli, “lo sai che potevo crepare d'infarto?, da dove sei salita in piena notte e con questo abbigliamento?”, la signorina non si scompose, guardò qualcosa

 su di un piccolo schermo luminoso...”dunque, Arturo...., si è il tuo nome, bene sono la nipote del monarca di Priax che ruota intorno alla stella che voi chiamate Cygni A e che governa 24 pianeti abitati in cui regna la nostra civiltà che dura da 79.000 dei vostri anni”.

Dopo averla guardata per venti interminabili secondi alla luce della mia debole torcia elettrica le chiesi come mai con ventiquattro pianeti a disposizione avesse deciso di trascorrere le proprie vacanze su questa bomba ad orologeria chiamata Terra e perchè mai fosse venuta sulla cima di questa (pur bellissima) montagna, dove quel pirla di Arturo stava scrutando la via lattea,“mi sei stato

segnalato da una tua insegnante, in realtà una dei nostri agenti, vi osserviamo da molti anni, abbiamo agenti con compiti di osservazione, ma questa è una vacanza di lavoro per cui dieci anni fa abbiamo chiesto di uno studente curioso, appassionato di astronomia e fermamente convinto che la vita in questo universo avesse attecchito in maniera estesa, io sono qui per verificare un po' di cose e per dieci dei vostri giorni di vacanza, ti chiedo per cortesia di farmi da guida”.

La professoressa Francesca mi balzò alla mente, insegnava Lettere e Storia, aveva un accento vagamenrte campano “colpa di un nostro agente da venti anni in servizio presso la baia di Bagnoli, lui per primo aveva programmato il traduttore ” spiegò.....”A proposito come ti chiemi?” Tescrixnia era un nome troppo complesso, le spiegai che con un nome simile sarebbe stata “sgamata” da qualsiasi soggetto delle forze dell'ordine.....”hai dei documenti?” Sulla carta di Identità c'era scritto “Teresa Garzoni”, scoppiai a ridere, era il nome di una mia ex vicina di casa....

Convenuto che l'avrei chiamata Terry e che acconsentivo all'incarico di cicisbeo accompagnatore della nipote del regnante su 24 pianeti lasciai il posto in tenda a Terry e passai la notte fra mille pensieri, non ultimo quello di essere stato vittima di una burla colossale.

L'alba arrivò splendida, Terry mi aiutò a smontare tenda, telescopio, a infilare nello zaino la tenda, le vettovaglie, mi caricai a tracolla la parte più voluminosa del telescopio racchiusa in una stoffa di jeans ed iniziai ad informarmi sulle caratteristiche fisiche dell'aliena che chiamavo “Terry”, biologicamente eravamo drammaticamente simili, di notte l'avevo sentita uscire dalla tenda per andare ad urinare, e fin qui, pensavo, una cosa in comune..., mi spiegò che il modello del nostro corpo era fatto a somiglianza del loro e che così era stato deciso dai suoi antenati un milione di anni prima quando era stato terraformato il nostro pianeta.

Non rimasi scioccato, me l'aspettavo, scendendo verso la Val Gassa in cerca del parcheggio acrobatico con cui avevo posizionato la mia Panda 4x4, Terry mi chiese di dove volessi portarla “a casa per una doccia, poi a fare colazione”, in realtà le nostre pance brontolavano per cui facemmo prima colazione nel bar di una stazione di servizio poco dopo Camignone, fu in questo frangente che notai che Terry attirava un po' tropo l'attenzione degli avventori maschi, eh si, l'avevano fatta molto carina, e “carina” era un eufemismo...

Mia madre non fece troppe domande quando entrai in casa con Terry, mentre lei si faceva la doccia, lavai i suoi indumenti intimi, le scritte in caratteri alieni avrebbero insospettito Mamy..., asciugatura con Phon e riconsegnate passaggio dalla porta del bagno di slip e reggiseno (di tipo strano, veramente poco femminili) mi ripromisi di recarmi da Betta per un po' di intimo all'altezza del soggetto.

Prima che mamma la bombardasse con domande inopportune ce la svignammo, feci lavare la vettura ridotta ad un cumulo di fango e dall'interno inadatto al trasporto di un successore del regnante e mentre Piero si dava da fare intorno alla Panda feci assaggiare il caffè espresso all'aliena, che lo trovò “molto interessante”, ritirata la vettura scoprii che la tolleranza alla caffeina da parte degli abitanti del pianeta da cui proveniva era incredibilmente bassa, Terry parlava a raffica, talmente veloce da mandare in crisi il traduttore che aveva installato sottopelle.

Mi fermai ad un supermercato e la costrinsi a bere una bottiglia d'acqua, ed in erboristeria per farle assumere 200mg di vitamina B1, dopo venti minuti le cose migliorarono.

Terry fu affascinata dalla Brescia romana, dal Castello, dai vicoli del Carmine, dal risotto con il pesce persico, e nel pomeriggio dai reggiseni e le mutandine alla brasiliana in pizzo,

Terry si stupì del fatto che fossi io ad accollarmi tutte le spese, evidentemente la galanteria non esisteva sul suo pianeta.

A cena Pizza, birra (che, contrariamente al caffè, tollerava benissimo) e passeggiata sulle vie di Sirmione che, come immaginavo, fece un certo effetto sulla nipote del regnante.

Terry dormì a casa di mia nonna, la quale trascorreva l'estate sul lago nella villa di mio zio, non indagai troppo sulla sessualità aliena, mi pareva indelicato e poi una ragazza ce l'avevo, certo era all'estero per lavoro, ma francamente non volevo imbarcarmi in una storia con una (pur splendida) ragazza che stava di casa a 15 anni luce.

Il giorno dopo portai Terry a Milano, via Montenapoleone, la colpì profondamente, spesi metà del mio stipendio per un vestitino in cotone rosso porpora, con una cintura larga in vita che le stava divinamente bene.

Poi il resto dello stipendio di Luglio andò in un paio di scarpe estive in pelle blu, Terry era felice come una bimba sulle giostre.

Fu quando la portai a vedere l'ultima cena di Leonardo che Terry ebbe una reazione inaspettata, restò atterrita per oltre venti minuti quasi il dipinto emanasse un significato a me non noto, alla fine dell'adorazione del dipinto Terry mi guardò e disse solo “stupendo”.

Nel pomeriggio (dopo una pizza al trancio ed una cola, la cui caffeina me la fece schizzare per altri venti minuti prima che la vitamina B1 facesse nuovamente effetto), andammo al castello sforzesco, stranamente ne valutò struttura, spessore dei muri e tecnica costruttiva, capii allora che Terry era un architetto.

Rientrammo a casa giusto in tempo per qualcosa di fresco sotto il pergolato del bar del centro, fu lì che mi feci coraggio e chiesi a Terry quali fossero le usanze ed i costumi fra due ragazzi della stessa età nel suo pianeta, scoprii che i rpporti sessuali erano ufficialmente vietati fino al matrimonio, la mia delusione mi fece assumere un espressione che fece ridere Terry come non l'avevo mai vista fare, si mi stava prendendo per i fondelli, per vendetta le diedi un pizzicotto all'altezza della vita, ma la sua reazione fu per me disarmante, si irrigidì di scatto e sgranò gli occhi, pensavo ad un altro scherzo e le sorrisi, ma lei non lo fece.

Capii a quale educazione fosse stata sottoposta e quanta deferenza avesse  “subito” le offrii le mie scuse, lei accettò e mentre sorseggiava il ginger scribacchiò qualcosa su un tovagliolo di carta, mi porse il tovagliolo, vi era raffigurata una figura alata, in cui si vedevano chiaramente i suoi lineamenti, portava a spalle un me stesso stupito, la scritta recitava “si torna a volare”, ma il suo viso nella caricatura mi guardava di sghembo.

Nei giorni successivi visitammo Mantova, Ferrara, Bologna, acquistai per lei magliette, un paio di jeans intimo più pratico, ma meno sexy, in cotone, un vestito leggero molto scollato, deodoranti in stick (le piacevano profumi molto maschili) poi Firenze, insomma, diedi una bella sforbiciata alle mie disponibilità finanziarie.

L'11 Agosto Terry mi comunicò che desiderava fermarsi un ulteriore settimana, ma che non voleva pesare ulteriormente sul mio gruzzolo, mi diede una piccola pietra azzurra “è un acquamarina”, mi disse, sono 9 carati, con il tempo si rivaluterà molto, viene dal Brasile e di così pure non ne trovano più, so che ne farai buon uso.

Ringraziai e lei contraccambiò in un modo che mi colpì, qualcosa era cambiato fra di noi.

La Toscana occupò i successivi quattro giorni, poi feci l'errore di parlarle del palio di Siena e fu così che il 16 Agosto del 1986 assistetti alla più massacrante e meravigliosa manifestazione a cui si possa partecipare, il Palio dell'Assunta, dopo la notte gradevolmente fresca i 34 gradi del primo pomeriggio ci fecero finire rapidamente le scorte di bevande, ma il Palio fu una manifestazione che colpì profondamente anche l'architetto alieno.

Vittoria di Truciolo che montava Fenosu per la gloria della contrada della Giraffa.

Dormimmo (come sempre) in stanze separate presso una pensioncina a 40 chilometri da Siena, ma durante la notte Terry venne a trovarmi e fu dolcissima, fra le braccia avevo una splendida donna e non più la nipote di un regnante.

La mattina dopo vidi Terry scura in volto “è tempo che io parta, mia cugina è atterrata stamane sulle scale del campidoglio negli Stati Uniti, il rapporto che le ho fatto è del tutto a favore di una collaborazione operosa e non ad un occupazione militare”.

Siete un popolo di creatori d'arte, amate la bellezza, imparerete ad amare il vostro pianeta”.

Mentre stavamo percorrendo per l'ultima volta le stradine del centro di Montepulciano in un antro sentimmo delle urla soffocate, tre uomini, stavano cercando di spogliare una ragazza che non avrà avuto più di sedici anni, corsi dentro l'androne afferrai per un braccio quello più vicino a me, questo reagì cercando di colpirmi con un pugno, poi Terry intervenne premendo qualcosa non più grande di un bottone ed i tre bastardi svennero come colpiti da un fulmine, aiutammo la ragazza a vestirsi, aveva gli abiti stracciati, la esortammo a fare denuncia, le offrimmo assistenza, alla fine acconsentì, la polizia arrivò in venti minuti giusto in tempo per vedere i tre bastardi riprendersi. Un agente donna (fu una mia richiesta) trasportò in ospedale la ragazza, gli agenti raccolsero le nostre deposizioni, iniziai io dando a Terry una traccia da seguire, “pratichiamo il Kung fu, li abbiamo stesi” spiegai, Pregai gli agenti di non menzionare questo altrimenti avremmo avuto problemi legali, chiesi se possibile di non coinvolgere Terry in un processo in quanto da lì a pochi giorni sarebbe dovuta partire per una spedizione in Antartide.

Dopo due ore e la firma dei verbali in questura Terry mi chiese di portarla sul Monte Pisano, con la Panda giungemmo fino alla villa del Bosniaski.

La vista all'orizzonte della costa viareggina illuminata dall'ultimo scorcio di sole fu spettacolare, Terry si strinse a me per l'ultimo bacio.Un ultimo saluto e poi svanì sotto ai miei occhi.

Sono trascorsi trentatrè anni, i governi non ammettono i propri contatti con la civiltà che conta 24 pianeti e 79,000 anni, io sono sposato, ho due figli e no, la mia ragazza non si chiama Teresa, ma la pietra dell'anello di fidanzamento è l'acquamarina che mi ha regalato Terry ed ora vale un bel gruzzoletto.

Se penso ancora a lei?, e come
 potrei non farlo?

(*) Un amico mi ha corretto, un telescopio A LENTI è detto Galileiano, ma vi assicuro che nel 1986 era LO SCHEMA OTTICO a definire il tipo di telescopio......, una questione di lana caprina.....

Monte Pisano, Villa del Bosniaski,  ben diversa da com'era in quel 1986, ovviamente il comune l'ha lasciata andare a puttane....




venerdì 7 giugno 2019

UN POSTO DA CUI GUARDARE

Come ho già scritto quando la pressione raggiunge limiti insopportabili, i litigi diventano regola quotidiana ed in generale non riesco a sopportarmi neppure io, taglio la corda ed entro in un castello a cinque minuti da casa, si tratta di una delle numerose fortificazioni presenti nel basso Garda e soprattutto in Valtenesi, Moniga, Manerba, Padenghe, Soiano, Carzago Riviera, Calvagese della Riviera e Muscoline (in ques'ultimo comune la fortificazione venne distrutta dal Barbarossa) erano dotate di semplici mura con torri e ponti levatori per rinchiudere all'interno gente ed animali e salvarli dalla furia dell'invasore di turno.

La costruzione di queste semplici fortificazioni va dall'800 al 1100, si assomigliano un po' tutte fra di loro ed all'interno hanno piccole abitazioni che godono spesso di viste splendide e della frescura offerta da mura molto spesse.

Il castello di Padenghe offre una vista ragguardevole, è posto esattamente di fronte alla penisola di Sirmione;

  di seguito un po' di scatti che vi faranno apprezzare un luogo incantato.

PS accanto al castello vi è una frazione, Monte, le cui case più antiche ospitavano fabbri, macellai, un mulino azionato dall'acqua di una sorgente, le recenti ristrutturazioni hanno portato alla luce le prove che tali case erano officine, macellerie, mulini, un sistema per rendere autonomi gli abitanti del castello....











 Vista delle penisola di Sirmione (con un 300mm) da appena fuori il ponte levatoio