Nella
mia vita alcuni sogni molto particolari hanno portato a riflessioni
profonde, alcuni hanno ispirato dei post pubblicati su questo blog.
Alcuni
sono stati incredibilmente dettagliati, quasi come vere e proprie
sceneggiature di film, altri vere e proprie premonizioni, altri
ancora più oscuri e complessi, questi non li ho mai descritti e non
ho mai scritto nulla a riguardo, ma questa sera ne rispolvero uno, il
più oscuro, quello che mi ha fatto riflettere molto su ciò che
avrei dovuto affrontare in questa vita.
Avevo
sedici anni, frequentavo la seconda superiore e sentivo una profonda
necessità di cambiare molte cose, il cattolicesimo non lo sopportavo
più, l'ipocrisia di chi lo professava mi nauseava.
Amicizie
vere ne avevo poche ed il rapporto con l'altra metà del cielo era
complesso ed io in generale troppo timido per instaurare un rapporto.
Nel
mese di Marzo sognai di essere all'inizio di una via lunga e stretta
costeggiate da case costruite in pietra con i fienili in assi di
legno nel piano superiore, a chiusura della strada una casa come le
altre, con un ampio porticato, percorsi la strada che puzzava di
urina di gatto ed arrivai nella casa in fondo alla via dove mi
accolse un soggetto che mi prospettò un gioco, dovevo trovare un
piano in una figura complessa come quella che ho disegnato sotto.
Guardandolo
mi fu chiaro che NESSUN PIANO poteva essere individuato in un
intersecarsi di rette apparentemente poste su piani anche diversi fra loro.
La
mia risposta mi diede accesso alla stanza al pian terreno dove molte
eprsone che non avevano superato la prova ED erano state costrette a
prendere “qualcosa dal frigorifero”; i loro sguardi persI e le
pupille dilatate mi fecero capire cosa avesero assunto, andai verso
il frigorifero ed aprendolo mi resi conto subito che quei succhi di
frutta di svariati colori vivacissimi (in aperto contrasto con tutto
il resto del sogno dai colori acquarellati) contenevano sostanze
psicotrope.
Non
presi nulla, mi resi conto che fra i tanti presenti nella stanza vi
era Lucia, la ragazza di un amico, mi riconobbe, ma i suoi grandi
occhi neri non mostravano emozioni come al solito, vedevo in lei un
incolmabile tristezza.
Questa
sensazione divenne talmente opprimente da rendere la mia permanenza
nella stanza insopportabile, mi incamminai nella via stretta al cui
termine vi era una strada trafficata.....
Raccontai
il giorno dopo l'intero sogno a Roby, mio compagno di classe e mi
confessò cdi come la sera prima avesse mollato Lucia.
Interpretò
il mio sogno come la descrizione della mia vita che sarebbe stata
difficile e piena di trappole.
Non
andai in accordo con la sua interpretazione, ho sempre pensato che il
futuro è come costruire un muro. Se ci si mette impegno il muro
verrà bene e ci si potrà costruire una casa, un fienile, ciò che si vuole,
se non lo si fa con cura e e buoni matriali si avrà come risultato un
fallimento.
Non
tutti i muri della mia vita sono stati strutture eccellentI, ma
finchè avrò forza non smetterò di cercare di migliorarli....