mercoledì 14 settembre 2016

AD UN AMICO

Ho un caro amico che fa da maestro un lavoro affascinante, il liutaio, per le sue mani sono passate tutte le mie chitarre ed il basso fretless di mia figlia, possiede una conoscenza dei legni e delle loro proprietà che ha quasi del mistico ed un amore sterminato per strumenti che io amo.

I suoi violini sono fra le mani di prestigiosi maestri delle più famose filarmoniche d'Europa.

Ha avuto traversie di salute che avrebbero fatto arrendere chiunque, non lui, si è rialzato combattendo, ma da oltre due mesi non riesco più a sentirlo; non risponde alle mie telefonate, legge solo senza rispondere ai miei messaggi su Whatzapp.

Spero che stia bene, mi manca parlare con lui delle cose che adoriamo, di chitarre, amplificatori, musicisti...

Uscire a cena con lui era splendido, se poi si aggregva anche il maestro Massimiliano (un famoso organistica, raffinato interprete di J.S.Bach) allora si raggiungeva l'apice.

Mi manca la sua comunicazione, mi manca andare insieme a sentire le prove del maestro presso un piccolo santuario vicino casa dove è stato posizionato uno splendido organo di sua proprietà, oppure a suonare nella mia taverna.

Questo post è dedicato a te amico mio.

Qualsiasi sia il motivo per cui non ci si sente sappi che la nostra amicizia è superiore anche ai silenzi

Con affetto
Arturo


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