giovedì 18 giugno 2015

SCRIVERE O NON SCRIVERE

Da un mese a questa parte non ho più voglia di scrivere e neppure di leggere, il lavoro mi pesa come un macigno sul groppone, le soddisfazioni latitano e cresce la voglia di starmene in disparte.
E' uno di quei periodi in cui avrei bisogno di isolarmi in un bilocale appollaiato su di una collina con il mare di fronte e nulla da dover fare.

Pesca dagli scogli la mattina presto (o la notte tardi, fate voi) colazione con focaccia salata e cappuccino (una tradizione squisitamente genovese), buone letture, se ho pescato qualcosa (In alternativa la pescheria di via Doria sarebbe un ripiego doveroso) pesce al cartoccio con i profumi che solo la Liguria sa dare, un insalatina mista come contorno.

Il pomeriggio un riposino ristoratore, verso le sedici una passeggiata fra le colline e la macchia mediterranea, in compagnia dello splendido cielo e del mare turchese.

Appena rientrato doccia rapida, preparazione de U'CUNDIUN per cena, la procedura è precisa,
lavare e tagliare a pezzetti i pomodori, la cipolla, i cetrioli, i peperoni, aggiungete l'aglio, le olive e i capperi dissalati, le acciughe sbriciolate, insaporite con l'origano e il basilico, condite con olio e sale. io ci aggiungo dell'insalata gentile o della voluttuosa riccia.
Il tutto va preparato un oretta prima di cena perchè pomodori, olive capperi ed aciughe rilascino il meglio di se da raccogliere (alla faccia della dietologa) con del pane casereccio.

Dopo cena preparazione di esche attrezzature e quant'altro per la battuta di pesca dopo di che il rito del tramonto, in Liguria il sole non tramonta sul mare, ma questo rende il momento magico, appena il sole sparisce dietro i monti il mare assume un colore chiaro che contrasta con il cielo scuro, ad un certo punto i colori si invertono fra loro, osservare il passaggio delle varie tonalità fino all'ora blu ed all'oscurità punteggiata dalle stelle e dalle lampare dei pescatori è un rito che concilia con la vita.
A mezzanotte partenza per la pesca, la foce del Merula è una buona postazione per insidiare qualche orata, ma anche saraghi e mormore non amncano,se il mare è mosso giusto all'alba si possono insidiare le spigole che tentano di infilarsi nel fiume cavalcando le onde, se il vento tira da ponente ci si può aspettare di pizzicare qualcosa, il vento da lì porta con se doni preziosi.

Di questo avrei bisogno, se in questo mio personalissimo Eden avessi accanto a me la compagna della mia vita il quadretto sarebbe eprfetto, ma lei è troppo occupata con i figli (soprattutto il maschio, un mammone di grande spessore),ed a me non resta che sognare un bilocale in alto sul mare, una buona scorta di libri ed il vento da ponenete che mi porti qualcosa di buono per il pranzo del giorno dopo....






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