venerdì 5 giugno 2020

UN ATTO D'AMORE

Conosco da molto tempo un cliente che negli anni è diventato un amico.
Ci si trova spesso, si fa colazione insieme, si parla di donne, di arte, di orologi, ma soprattutto di donne.

Per me che vivo da decenni con la mia compagna sentire un amico che viene da tre convivenze, matrimoni ed innumerevoli avventure è affascinante, dispone di un approccio con il gentil sesso molto particolare, non è alto, non è ricchissimo, ma ha un fascino sottile che crea quel tipo di complicità per cui se lo portano volentieri a letto.

La sua fama di tombeur de femme ha certamente favorito quell'alone che incuriosisce le donne che cercano un avventura con un partner colto, galante e molto bravo a letto.

Tempo fa mi era giunta voce di una sua relazione con la giovane moglie di un noto benestante bresciano, non ho mai ritenuto opportuno chiederglelo direttamente, ma grazie al lockdown ed all'assenza di lavoro dieci giorni fa sono andato a trovarlo con alcune brioches fresche e dopo il caffè di rito gli ho chiesto se la storia che avevo sentito fosse vera, mi ha guardato socchiudendo gli occhi e ridacchiando attraverso la nuvola di fumo della terza sigaretta in mezz'ora....

Si la storia è vera, ve la racconto con le sue parole...

"mi ero appena separato da una delle troppe mogli ed un signore molto distinto è venne a trovarmi a casa un sabato pomeriggio, lo invitai ad entrare, e pur non conoscendolo di persona sapevo chi fosse, mi disse brevemente che soffriva di una malattia che gli rendeva impossibile la normale vita sessuale con la propria moglie di oltre quindici anni più giovane di lui, gli chiesi cosa c'entrassi io, e lui mi spiegò che non voleva andasse in giro con sconosciuti rischiando di "prendere" qualche malattia, sapeva che avevo la fama di saperci fare con le donne e mi chiese di occuparmi di lei finchè non fosse guarito.

Gli spiegai che non mi sembrava giusto che non me la sentivo, ma lui mi disse che era una donna meravigliosa, l'aveva convinta parlandogli di me, e che lo faceva per lei, perchè non era giusto che non godesse del proprio corpo per una sua mancanza.... Alla fine accettai, me l'avrebbe portata a casa tutti i Sabato pomeriggio verso le 15".

Non risucii a chiedergli i particolari, l'amico aveva assunto un aria quasi sognante....

"Bhè Arturo, il Sabato successivo mi suonò il campanello questa femmina splendida, riuscii a vedere la macchina del marito che si allontanava, la misi a suo agio, le offrii un caffè, e poi la portai in camera da letto, Arturo, una *iga incredibile...., iniziò così un periodo di sei mesi in cui tutti i sabato pomeriggio mi facevo questa donna emravigliosa, la introdussi al sesso anale di cui aveva paura per colpa di qualche imbecille che le aveva fatto male (guardacaso le stesse parole usate da Franco Califano nel suo libro "il cuore nel sesso"), con la pratica e l'affiatamento i sabato pomeriggio diventarono uno splendido appuntamento di puro piacere, poi il marito guarì e non la vidi più"

Scusa, ma come se fosse scattato l'interruttore su off?

"Si il marito mi rinbgraziò ed insieme uscirono da casa mia un sabato sera, non l'ho più rivista"

Mi  sono chiesto come come classificare un simile comportamento, ma direi si tratti un atto d'amore, il mio amico interrogato a riguardo mi ha guardato sorridendo dicendo che se ami la tua donna a quel punto quel gesto è una logica conseguenza.

Mentre risalivo in auto  ho pensato che se non fossi più in grado di avere rapporti con la mia donna forse non riuscirei a metterla nel letto di un altro, ma in ogni caso nutro profondo rispetto per quel gesto che gudico sinceramente un atto d'amore.

Amici femminili che si trovano sul letto disordinato con le sue ...





 



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