domenica 13 dicembre 2020

VITE

 Mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se avessi deciso di averla vissuta nel centro di una città, oppure nel borgo storico di una città, a Borgo Trento a Brescia, talmente strano da sembrare un paese nella città, il dopolavoro con la bocciofila, tanti negozietti, il macellaio, il fornaio, il fruttivendolo tutti in cento metri e poi la chiesa, l'oratorio la sarta.

Come sarebbe vivere ed invecchiare sempre nello stesso posto, fra i medesimi volti, vederli invecchiare, crescere nipoti, restare soli, questo mi ha sempre incuriosito.

Sono cresciuto, in un altra Italia, in un paesone di seimila abitanti in cui tutti sapevano tutto di tutti, ricordo che in prima elementare capirono a che famiglia appartenessi "perchè ta ghèt la facio de....." nel particolare di un mio zio e di un cugino di mia madre, whatsapp non avrebbe avuto senso.

Per essere precisi mi incuriosisce il concetto di vivere ed invecchiare sempre nel medesimo borgo, in un microcosmo che ti renda consapevole del trascorrere del tempo, delle piccole abitudini ed invecchiare fra il rito del caffè con la moca, della crema fatta con lo zucchero di canna ed il primo goccio di caffè prodotto dalla moca stessa, ritrovarsi tutte le matine accanto alla donna che si ama.

Ho iniziato per lavoro ad essere sballottato in tutta Italia ed in buona parte dell'Europa  a ventun'anni, mi è piaciuto molto viaggiare, conoscere posti nuovi, ma dal 2004 ho intrapreso un lavoro he mi ha fatto entrare nelle case della gente su mandato di alcune province lombarde e del comune di Brescia, i migliori caffè della mia vita li ho bevuti mentre redigevo i rapporti sulle ispezioni di (spesso) devastatissimi impianti termici, i miei colleghi facevano una verifica in trenta minuti, io ho sempre impiegato un ora, prima di tutto perchè sono un tecnico molto preciso  e perchè mi piace la gente e spiegar loro perchè ero lì e cosa avrebbero dovuto fare.

Su quanto mi hanno raccontato, sulle loro storie, i loro amori, le loro delusioni, i loro lutti, le proprie gioie, potrei scrivere un libro, ma mi parrebbe di violare l'intimità di tante eprsone che mi hanno confidato le proprie cose, i propri problemi perchè non conoscendomi hanno potuto sfogarsi; ho ricevuto anche una garbatissima avances, ma anche questo fa parte delle relazioni con sconosciuti.

Le visite più dolorose sono state certamente quelle nelle case popolari, non per le strutture (a volte purtroppo fatiscenti) , ma per la sofferenza che vi ho trovato.

Un comune bresciano ha risolto brillantemente la problematica assegnando un intera cascina (in realtà molto vicina al centro) ed alloggi (venti!) a persone in stato di necessità, il fatto di condividere un luogo con quasi un ettaro di verde ben tenuto dagli stessi inquilini  li ha aggregati in un modo veramente esemplare, grigliate su di un barbecue autocostruito (molto bene), tavolate sotto al porticato, aiuto reciproco, insomma una via percorribile.

Proprio il contatto con questa varia umanità mi ha portato a riflettere su di un intera vita trascorsa in un piccolo borgo con la medesima persona.

Forse la città che più mi ha ispirato tale cusiosità è stata Bologna e non per nulla vi ho fatto approdare i due protagonisti del mio racconto breve "LA CHIMERA".

Recentemente ho raccomandato ad un amica che vuole andarsene dal comune in cui vive proprio Borgo Trento a Brescia.

Le auguro di trovare il proprio angolo di paradiso, il mio per ora è fra le olline della Valtenesi e francamente ci sto da dio.......


File:Via Trento a Borgo Trento Brescia.jpg



Brescia, Borgo Trento.

 

 



 






mercoledì 2 dicembre 2020

Lettera ad un amico

 Ti ho conosciuto vent'anni fa, ma è stato come ritrovarti dopo una lunga vacanza, da te ho sempre accettato le critiche eppure sono piuttosto permaloso, tu hai detto cose di me stesso che ho sempre fatto fatica ad ammettere, ma non ho mai nascosto i miei difetti e non ho mai cambiato idea facilmente, affinchè lo faccia servono prove concrete e non ho mai cambiato idea su un amico, non mi ritiro da un amicizia solo per dei dissapori, ci vuole ben altro, solo un tradimento può farmi riconsederare un amicizia e tu non conosci neppure come si scrive la parola TRADIMENTO.

 Mi hai aiutato quando ero disperato, mi hai dato la forza che non ricordavo di avere e mi hai reso più saggio, più forte, mi hai riconciliato con amici facendomi un dono immenso, mi hai fatto sentire parte di una famiglia, la tua, ed ancora grazie a te se ho recuperato lo splendido rapporto che ho con i miei figli.

Basterebbe questo per definirti unico, ma hai fatto molto di più, hai salvato persone, lottato contro ingiustizie, liberato dall'oppressione molta gente e la cosa incredibile è che l'hai fatto con la battuta pronta ed un sorriso che squarciava le nubi.

Il tuo corpo malmesso ti ha costretto ad andartene, so che la tua scelta è stata ponderata, ma lasciami dire che sei e sarai per sempre un amico, non ho mai conosciuto nessuno come te.

Un abbraccio...

Arturo




 

venerdì 6 novembre 2020

I GIORNI DEL RISVEGLIO

Riporto un appello di byoblu 

 https://www.byoblu.com/

CANALE YOUTYBE

 https://www.youtube.com/results?search_query=byoblu

che condivido in tutto e per tutto.

Signori direi che è ora di richiedere trasparenza. 

Buon risveglio!


https://www.byoblu.com/2020/11/05/una-grande-consultazione-popolare-per-un-comitato-tecnico-scientifico-di-fiducia-dei-cittadini-in-parlamento/



Il risveglio dei mercati | Trend Online


 

 



venerdì 5 giugno 2020

UN ATTO D'AMORE

Conosco da molto tempo un cliente che negli anni è diventato un amico.
Ci si trova spesso, si fa colazione insieme, si parla di donne, di arte, di orologi, ma soprattutto di donne.

Per me che vivo da decenni con la mia compagna sentire un amico che viene da tre convivenze, matrimoni ed innumerevoli avventure è affascinante, dispone di un approccio con il gentil sesso molto particolare, non è alto, non è ricchissimo, ma ha un fascino sottile che crea quel tipo di complicità per cui se lo portano volentieri a letto.

La sua fama di tombeur de femme ha certamente favorito quell'alone che incuriosisce le donne che cercano un avventura con un partner colto, galante e molto bravo a letto.

Tempo fa mi era giunta voce di una sua relazione con la giovane moglie di un noto benestante bresciano, non ho mai ritenuto opportuno chiederglelo direttamente, ma grazie al lockdown ed all'assenza di lavoro dieci giorni fa sono andato a trovarlo con alcune brioches fresche e dopo il caffè di rito gli ho chiesto se la storia che avevo sentito fosse vera, mi ha guardato socchiudendo gli occhi e ridacchiando attraverso la nuvola di fumo della terza sigaretta in mezz'ora....

Si la storia è vera, ve la racconto con le sue parole...

"mi ero appena separato da una delle troppe mogli ed un signore molto distinto è venne a trovarmi a casa un sabato pomeriggio, lo invitai ad entrare, e pur non conoscendolo di persona sapevo chi fosse, mi disse brevemente che soffriva di una malattia che gli rendeva impossibile la normale vita sessuale con la propria moglie di oltre quindici anni più giovane di lui, gli chiesi cosa c'entrassi io, e lui mi spiegò che non voleva andasse in giro con sconosciuti rischiando di "prendere" qualche malattia, sapeva che avevo la fama di saperci fare con le donne e mi chiese di occuparmi di lei finchè non fosse guarito.

Gli spiegai che non mi sembrava giusto che non me la sentivo, ma lui mi disse che era una donna meravigliosa, l'aveva convinta parlandogli di me, e che lo faceva per lei, perchè non era giusto che non godesse del proprio corpo per una sua mancanza.... Alla fine accettai, me l'avrebbe portata a casa tutti i Sabato pomeriggio verso le 15".

Non risucii a chiedergli i particolari, l'amico aveva assunto un aria quasi sognante....

"Bhè Arturo, il Sabato successivo mi suonò il campanello questa femmina splendida, riuscii a vedere la macchina del marito che si allontanava, la misi a suo agio, le offrii un caffè, e poi la portai in camera da letto, Arturo, una *iga incredibile...., iniziò così un periodo di sei mesi in cui tutti i sabato pomeriggio mi facevo questa donna emravigliosa, la introdussi al sesso anale di cui aveva paura per colpa di qualche imbecille che le aveva fatto male (guardacaso le stesse parole usate da Franco Califano nel suo libro "il cuore nel sesso"), con la pratica e l'affiatamento i sabato pomeriggio diventarono uno splendido appuntamento di puro piacere, poi il marito guarì e non la vidi più"

Scusa, ma come se fosse scattato l'interruttore su off?

"Si il marito mi rinbgraziò ed insieme uscirono da casa mia un sabato sera, non l'ho più rivista"

Mi  sono chiesto come come classificare un simile comportamento, ma direi si tratti un atto d'amore, il mio amico interrogato a riguardo mi ha guardato sorridendo dicendo che se ami la tua donna a quel punto quel gesto è una logica conseguenza.

Mentre risalivo in auto  ho pensato che se non fossi più in grado di avere rapporti con la mia donna forse non riuscirei a metterla nel letto di un altro, ma in ogni caso nutro profondo rispetto per quel gesto che gudico sinceramente un atto d'amore.

Amici femminili che si trovano sul letto disordinato con le sue ...





 



sabato 14 marzo 2020

VITA


No no, non scrivo di COVID19 di vaccini, di virologi in diretta, non voglio parlare neppure dei morti, quelli meritano sempre rispetto.

Sono, come tutti voi, in isolamento dal 9 Marzo, per me è iniziato qualche giorno prima in quanto l'ultimo cliente con cui avevo bevuto un caffè è finito in ospedale tre giorni dopo l'incontro, mi sono isolato nella mia taverna, ho usufruito del bagno attiguo in esclusiva, pranzo e cena su un vassoio lasciato sul mobiletto fuori dalla mia prigione volontaria.

Sono stato fortunato, certo.

 Come voi sto lavoricchiando, cantieri fermi, clienti impegnati solo per le emergenza, la mia compagna è in cassa integrazione fino ad Agosto, 

Ora si ripartirà (ci dicono), distanze di sicurezza, APP installata (ma vedrò ben bene i termini di utilizzo e tutte le implicazioni), ma temo che a mutare radicalmente non sarà solo il nostro modo di vivere fra gli altri, temo che a cambiare saranno i rapporti umani, quelli che consentono di mitigare la durezza del vivere.

Siamo certi che se fra due mesi vedrete una persona cadere per terra vi precipiterete a soccorrerla come avreste sicuramente fatto tre mesi fa?

E degli abbracci fra amici? La solidarietà fra vicini?

Cose da sciocchi, per qualcuno, ma siamo proprio certi che sei mesi di distacco forzato non muteranno inevitabilmente la percezione che abbiamo degli "altri"?

Gli "altri"  sono anche parte di noi, interagiscono con le nostre dinamiche, e se per puro esercizio prendeste un foglio di carta formato A2 (59x42cm) ed iniziaste a scrivere i nomi delle persone vicine a voi, unendole con delle righe alle persone che consocete tramite loro, e poi uniste con altre righe le persone che conoscete tramite i colleghi di lavoro, i clienti, gli amici, vi rendereste conto che il foglio in 25 minuti sarebbe coperto di nomi e righe.

Io l'ho fatto su un foglio A1 (69X84cm) e dopo due ore di righe su righe mi sono stancato...

Fra tutte le nostre relazioni con altri esseri vi sono alti e bassi, affinità o repulsioni, accordi e disaccordi, ma siete disposti a perderne una parte?

Le cose cambieranno, certo, ma vi prego di tenere a mente quando abbracciarsi  alla fine di una serata fra amici era scontato.

Non rendiamo scontate le libertà e le scelte di vita, perderle è facile, recuperarle molto complesso.

Un abbraccio....


la tavolata sotto al pergolato - GaiaDì




martedì 4 febbraio 2020

AUTO ELETTRICA, ALCUNI FATTORI DI CUI TENER CONTO.....

Domenica pomeriggio ho fatto un calcolo sul bilancio energetico di un auto elettrica e voglio porvi una semplice domanda, QUALE E' IL REALE IMPATTO AMBIENTALE DI UN AUTO ELETTRICA?

I moderni motori elettrici utilizzati sulla stragrande maggioranza di tali vetture sono asincroni ed il prodotto del rendimento di tali propulsori e quello dei loro controlli statici (elettronici) dà un lusinghiero 90%,  l'energia che viene pompata nelle batterie di tali auto è il prodotto del rendimento dei generatori a combustibile fossile (l'87% dell'energia in rete è prodotta da centrali termoelettriche che utilizzano carbone o nafta pesante come combustibile), 39% teorico, dal prodotto del rendimento delle linee elettriche (90%).

Quindi il rendimento globale è un bel 0,39x0,9x0,9 (prodotto del rendimento di produzione, trasmissione dell'energia e del motore )

che fa un bel 31,5% con un memissione di CO2 molto elevata data la scarsa qualità del combustibile utilizzato dalle centrali termoelettriche.

Un moderno turbodiesel ha un rendimento non inferiroe al 33%...

Insomma, o si cambia il modo di produrre energia elettrica (ed io predico da anni la conversione delle centrai termoelettriche a nafta pesante in centrali TUROGAS, con rendimenti prossimi al 50% ed emissioni di CO2 DIMEZZATE rispetto a quanto si brucia ora) od il passaggio all'auto elettrica non servirà di certo a contenere le emissioni globali...

State pur certi che la nafta pesante brucerà ancora per molti, molti anni a venire nelle centrali termoelettriche.... Troppi interessi....

L'Italia è uno dei paesi con il maggior contributo di energia rinnovabile (circa il 13% del totale in rete), ma non è sempre disponibile...

Una possibile situazione per la delocalizzazione della produzione di inquinanti è la creazione di auto ibride con efficenti motori Diesel, in modo da viaggiare in città per circa 50 di km senza l'apporto del motore Diesel, ma per ora nessuno si è imbarcato in tale impresa, il motore Diesel è ingiustamente demonizzato, ma rende il 30% più di un motore a benzina e questo è un dato di fatto.

Una possibile alternativa è piazzarsi 20kWp sul tetto di pannelli FV ed installare 60kWh di accumulatori in maniera da poter utilizare largamente una risorsa gratuita e rinnovabile, ma attualmetne per questo progetto andrebbero investiti non meno di 80.000 Euro costo al di là delle possibilità finanziarie della stragrande maggioranza di noi comuni mortali....

Insomma, non bevetevi la disinformazione sul Diesel e sulla bellezza degli ibridi a benzina (che non percorrono più di 18km con un litro) e sulle auto elettriche tenete conto del BILANCIO ENERGETICO REALE......

Qualcuno mi dirà che non ho calcolato l'apporto delle energie rinnovabili nel "pieno" dell'auto elettrica presa in esame, ma se fate due conti vi renderete conto che la situazione non si sposta in maniera significativa, sappiate inoltre che un sistema con turbina a vapore (utilizzato in tutte le centrali termoelettriche) BEN DIFFICILMENTE SUPERERA' IL 35% DI RENDIMENTO....

Svegliatevi gente, Vi stanno turlupinando (tanto per cambiare).....

PS scusate gli strafalcioni dela prima stesura....

Ulteriori fattori.....