martedì 3 settembre 2013

DEBITO PUBBLICO

DEBITO PUBBLICO


La corsa del debito pubblico italiano verso il baratro attuale è sintetizzata al meglio nel grafico riportato in questo post.

La Milano da bere di Craxiana memoria ha dato inizio allo sfacelo in cui siamo precipitati, il PIL è cresciuto "dopato" dalla tassazione bassa e dal trogolo dei lavori pubblici.

Ora il PIL che cresce mi si dice sia indice di prosperità, ma a me ricorda la famiglia che abitava sotto la mia quando ero bimbo, vestiti da signori e stimati negli ambienti "bene" del nostro borghesissimo paesello della bassa bresciana, vivevano in un tugurio peggiore del nostro minuscolo bagno.

Se una nazione si indebita per far crescere il benessere di una parte della società commette UN CRIMINE che ora ricade inevitabilmente sulle spalle dei più deboli.

Il punto di svolta è stato il 2002, me ne sono accorto in maniera tragica grazie al mio lavoro che ha a che fare con il consumo di energia elettrica, se i consumi aumentano aumenta la produzione di energia elettrica perchè qualsiasi processo produttivo necessita di energia, bene, nel 2002 la crescita si è QUASI ARRESTATA

Da lì in poi c'è stata solo STAGNAZIONE.

(vedi grafico)http://it.wikipedia.org/wiki/File:Produzione_energia_italia_1950.png

Le tasse sono salite alle stelle per frenare il disavanzo pubblico senza nessun effetto pratico, la linea del grafico relativo al debito pubblico si ferma al 2000, ma se continuaste con la stessa inclinazione degli ultimi dieci anni arrivereste al 2012 trovando con metodo grafico l'attuale disavanzo che sfiora i 2.000 miliardi di Euro.

(vedi grafico) http://italiapiu20.files.wordpress.com/2010/11/debito-pubblico-italiano-1861-20071.png?w=450&h=338

I colpevoli si chiamano Amato, Andretti, Berlusconi, Bersani, Craxi, Goria e via via in ordine alfabetico fino al delirante TREMONTI.

Un buco profondo quanto la fossa delle Marianne è una zavorra eccessiva per un paese come il nostro dallo stomaco enorme e dalle gambe sottili come quelle d icerti ragni, in un modo o nell'altro il congelamento del debito pubblico potrebbe dare la possibilità di ridare fiato ad aziende ormai con l'acqua alla gola, strozzate fra tasse ed insoluti, senza NESSUNA garanzia di poter incassare i propri crediti per il semplice motivo che la magistratura ordinaria è incapace di punire i malpagatori, anzi, i tempi biblici sembrano fatti apposta per favorire i furbi, genìa di cui purtroppo non possiamo andar fieri tipica dell'Italietta dal buco facile.

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